“Ho la cervicale”, così si dice di solito. Più propriamente si deve parlare di cervicalgia e con questo termine si intende un dolore che interessa il collo, le spalle, la parte alta della schiena e, se coinvolge le terminazioni nervose, può irradiarsi anche al braccio. Il numero di persone che ne soffre è in continuo aumento. Le cause sono cattive posture e stress, che si combinano generando dolori diffusi che rendono difficile anche compiere movimenti banali, come guardare all’indietro o guardare di lato. Ecco cosa fare per risolvere il problema.
Cos'è la cervicalgia
Alla base del problema vi è un’alterazione delle strutture che caratterizzano il tratto cervicale: vertebre (sono sette e compongono il rachide), muscoli, nervi e legamenti che ci permettono di allungare e ritrarre il collo, di dare sostegno al capo e di ruotarlo in ogni direzione. Il tratto cervicale è la parte più mobile di tutta la colonna vertebrale e patisce frequentemente le dolorose conseguenze di posture scorrette, sollecitazioni o carichi eccessivi. Sono questi i fattori più comuni del dolore cervicale, anche se talvolta possono esservi protusioni discali o forme artrosiche.
Il ruolo dello stress
Le preoccupazioni e le ansie che quotidianamente viviamo non restano racchiuse nella nostra testa. Esse hanno un impatto su tutto il nostro corpo. A causa dello stress adottiamo posture scorrette, le tensioni emotive generano tensioni muscolari che portano a squilibri meccanici. Presi dai nostri problemi e dalle cose da fare ci dimentichiamo di rilassare il tratto cervicale, stiamo con la testa protesa in avanti verso il computer, facendo sopportare al collo un peso elevatissimo. Inconsciamente, inoltre, tendiamo a esercitare una forte tensione a livello mandibolare, “stringiamo i denti” per andare avanti: così rabbia e “brutti pensieri” possono diventare la causa nascosta del dolore.
Una doppia strategia
Contro il dolore cervicale è indispensabile una doppia strategia: bisogna agire a livello centrale, cioè sulla mente, sulle tensioni e sullo stress e poi bisogna agire sul piano fisico, riequilibrando la postura e cancellando le cattive abitudini che abbiamo assunto con il tempo. Solo così si potranno ottenere risultati duraturi.
L'aiuto degli oli essenziali
Se lo stress causa tensioni e queste generano dolore, occorre abbassarne il livello. Bisogna rilassare ciò che è teso, calmare ciò che è agitato. In questo senso, ci vengono in soccorso due oli essenziali preziosi: lavanda e camomilla. A livello aromaterapico, il loro profumo favorisce la distensione e la calma. Quale preferire? La scelta è soggettiva e va seguito il gusto personale. Utilizza poi quest’olio per un massaggio nella zona dolente. Fai così: diluisci in un cucchiaio di olio vegetale (mandorle dolci, jojoba) tre gocce di olio essenziale di lavanda oppure di camomilla. Massaggia dolcemente con movimenti circolari il collo e le spalle. Non esercitare pressione: lascia semplicemente che la “pozione magica” eserciti il suo potere. Fallo ogni sera: aiuterà a ridurre la sintomatologia dolorosa e a placare l’agitazione dovuta alla routine.
Riequilibra la postura
Per liberarsi dal dolore cervicale è poi fondamentale ritrovare una postura corretta. La postura ci accompagna ovunque: è il vestito di ogni movimento, personalizza l'incedere dei nostri passi. Abbiamo visto come spesso sia condizionata da una dinamica viziata, dalla fretta quotidiana e dal turbinio di pensieri che ne impediscono il libero fluire. Gli automatismi comportamentali non permettono allo psicosoma (mente e corpo) di esprimersi armonicamente, non concedendo all'eleganza, alla libertà e alla leggerezza di esprimersi attraverso i gesti quotidiani. Assumere una postura corretta significa dunque tornare a "indossare" la nostra vita. Fra le diverse e molteplici discipline posturali esistenti, presentiamo qui alcuni esercizi di stretching olistico, un metodo ideato da Antonella Rebecca Spini, naturopata e floriterapeuta diplomata presso la Scuola di Formazione in Naturopatia dell'istituto Riza, insegnante di danza classica ed esperta in tecniche di movimento.
La "coreografia gestuale" del risveglio
Negli esercizi che presentiamo, “danzeranno” insieme le vertebre cervicali e l'intestino (spesso coinvolto in modo indiretto nel dolore cervicale), affinché il transito energetico e fisico si liberi da ogni ostacolo e da ogni tensione. Servono semplicemente una sedia e un cuscino. Scegli un brano musicale rilassante e prima di eseguire gli esercizi bevi lentamente due bicchieri d'acqua.
FASE 1
Siediti sul bordo della sedia appoggiandoti al cuscino; accertati che il coccige sia ben appoggiato al bordo e i piedi leggermente divaricati in linea con la larghezza delle tue spalle. Per alcune volte esegui dei movimenti rotatori delle spalle. Appoggiando le mani nel centro delle cosce, solleva i talloni dal pavimento e fai roteare le caviglie facendo perno sulla punta dei piedi. Questi due movimenti alleggeriscono corpo e anima: eseguili con un ritmo quindi fluido, leggiadro, armonico.
FASE 2
Ora sei pronto per allineare la colonna vertebrale. Lascia scendere le mani al centro delle tue cosce e fatti attrarre dalla forza di gravità; vai verso la terra, nutri le tue radici. Lascia che il mento si appoggi allo sterno e scendi lentamente, anello dopo anello; parti dalle spalle, fino a rilassare completamente la parte coccigea. Continua così, senza esasperare il movimento. Quando senti di essere arrivato al massimo, solleva le braccia verso il cielo, spingendo i piedi sulla terra, allunga la colonna spingendo il coccige sul cuscino che hai appoggiato alla tua sedia; e lentamente allunga le braccia verso l'alto, per poi rilassarle lungo i fianchi. Ripeti per qualche volta questo movimento e quando ti senti connesso, appoggia le mani sul tuo stomaco e ascoltalo.
FASE 3
Ora sei pronto per massaggiare il tuo intestino: questo movimento aiuterà il benessere delle tue vertebre cervicali, allentando anche le tensioni della mascella. Accertati che la mascella non sia contratta; la lingua deve essere appoggiata al palato; gli occhi semichiusi, tu sei rilassato. Lascia che la musica che hai scelto entri dai condotti nasali fino ad arrivare all'addome e dolcemente massaggialo un po' di volte con entrambe le mani, praticando movimenti circolari in senso orario. Ora porta le mani sui reni e, rilassando la parte coccigea (il rilassamento lo ottieni appoggiando il mento allo sterno e rilassando le spalle), esegui dei massaggi circolari sui reni.
FASE 4
Per la medicina tradizionale cinese, i reni sono la porta d'accesso dello stomaco e sono quindi fondamentali per un buon transito intestinale. A questo punto puoi alzarti dolcemente e allungarti verso l'alto. Dopo aver eseguito questo movimento, cammina liberamente (senza calzature) diversificando il tuo passo: tallone e punta, punta e tallone; gioca con i tuoi piedi: dall'esterno all'interno e dall'interno all'esterno. E ascolta la qualità del tuo passo... Buon lavoro!
E durante la giornata...
Che tu sia seduto o in piedi, limitati semplicemente ad ascoltare il tuo corpo inspirando ed espirando senza alcuna forzatura. L'aria entra ed esce in modo naturale. I piedi sono ben appoggiati a terra e tu senti tutto: ogni tensione, ogni preoccupazione e le accogli senza cercare di trattenerle o mandarle via. Entrano in te con l'inspirazione ed escono da te con l'espirazione. Si tratta di un esercizio molto semplice che puoi eseguire in qualsiasi momento e ha la funzione di ripulire il tuo corpo e la tua mente dalle tossine emotive accumulate.
Quando il dolore è acuto
Nei momenti di dolore intenso, puoi ricorrere al macerato glicerico di Alnus glutinosa. Si tratta di un antinfiammatorio naturale. Nella crisi acuta assumi per via sublinguale 30 gocce di macerato glicerico in poca acqua per tre/quattro volte al giorno, lontano dai pasti. Quando la tensione cervicale si attenuerà, diminuisci le dosi, fino ad arrivare alla sospensione.
Nessun commento:
Posta un commento