venerdì 1 dicembre 2023

Smettila di accontentarti se vuoi essere felice in amore

Come dare torto allo scrittore e poeta statunitense Charles Bukowski! C’è un qualche sortilegio nell’universo che, talvolta, ci spinge a portare avanti relazioni che non ci appagano per la paura di rimanere soli, per sentirci accettati dal resto della comunità – e mettere così a tacere la domanda-tipo: “Allora, quando ti sistemi?” Attenzione: in questo modo ci allontaniamo sempre più dalla tanto ricercata felicità. Se continuiamo a saziarci solo delle briciole, non scopriremo mai cosa c’è oltre l’accontentarsi.

Perché ci accontentiamo in amore?

Le ragioni per cui ci accontentiamo di relazioni stagnanti e infelici sono principalmente tre:

Il tempo che passa e la paura inesorabile di rimanere soli per sempre;

Adattarsi ai modelli "imposti" dalla società in cui si vive e il conseguente timore del giudizio altrui;

La bassa autostima: "Non mi merito un amore vero".

Si tratta di atteggiamenti che, alla lunga, ci impediscono di evolvere, di far fiorire la nostra pianta, separandoci da ciò che chiamiamo felicità. Se vogliamo davvero stare bene, specie in amore, la regola numero uno è seguire sempre ciò che ci dice il cuore e non approdare su un’isola che ci sembra la “meno peggio”. Se stiamo male, infatti, vorrà dire che quell'isola non ci appartiene. Quei malesseri, in realtà, sono i segnali, le sensazioni che la nostra anima ci invia per dirigerci verso la nostra crescita personale che è unica, come l’amore con la A maiuscola.  

La paura della solitudine

L’uomo ha per natura paura di rimanere solo. Siamo esseri sociali e per questo abbiamo il bisogno innato di confrontarci e accompagnare la nostra vita insieme all’altro. Allo stesso modo è anche vero che per costruire un buon rapporto sentimentale, o di amicizia, essenziali in senso evolutivo, è necessario prima di tutto stare bene da soli. Accade che alcuni di noi si sentano persi se non sono in relazione e si accontentano così del primo amore che passa, piuttosto che restare single e vivere la solitudine. Si illudono così di aver trovato finalmente il partner che li completi, ma in realtà è solo una recita che nasconde un disagio più profondo. Qualcosa dentro si “rompe” e ci avvisa che è giunto il momento di cambiare rotta e prenderci cura di noi stessi.

Non farti condizionare dagli altri

Fateci caso: il mondo è costruito per due (come le confezioni degli yogurt al supermercato...), per questo essere in coppia è un modo per sentirsi più realizzati e accettati dalla società. Vi sarà successo di ritrovarvi nel bel mezzo di una cena “a quattro” e sentirvi enormemente fuori luogo. Oppure di essere assillati da amici e parenti che non fanno altro che girare il coltello nella piaga, chiedendovi quando metterete su famiglia... A questo punto, sembra facile diventare prede della pressione sociale e cercare a tutti costi qualcuno da avere vicino, anche se non lo si ama, poiché “ormai” uno vale l’altro. E anche chi si convince di desiderare quell’amore, spesso lo dice solamente perché è influenzato dal modello culturale vigente e vuole omologarsi per non sentirsi emarginato. Ecco allora che sposarsi o fidanzarsi non è più un arricchimento per l'anima, ma diventa un obbligo sociale. Facendo così si mente a se stessi e ciò può spegnere la fiamma di Eros, il dio dell’amore, che ci rigenera.

Ritrova l’autostima

Sia il senso di solitudine che la pressione sociale sono riconducibili a un blocco psicologico più complesso che rivela una bassa autostima. Queste persone credono di non meritare l’amore vero, quello che le renderebbe felici in un solo balzo, e in genere si fermano alla prima persona che conoscono. Non credono in se stesse, non scelgono il partner, attendono che qualcuno le cerchi e di riflesso si appoggiano all’altro accontentandosi. In questo modo forse si sentiranno meno sole, ma non saranno mai contente. Proviamo a ragionare insieme: se prendi il primo treno sarai in balia della sua meta, che potrebbe benissimo non coincidere con la tua. Per paradosso, questo equivale a stare fermi; al contrario, la ricerca della tua felicità ti porterà continuamente a muoverti verso di te, a cambiare direzione, a sperimentare. Solo così potrai crescere e apprezzare chi sei veramente, perché tu vali e ti meriti l'amore autentico!

Attenzione al perfezionismo

Chiariamoci: la perfezione non esiste. Il fatto di non accontentarsi in amore non fa rima con l'aspettare LA persona che rispecchi tutte le qualità ideali. Quanto senti una particolare sintonia con qualcuno, è perché ti piace così com’è, con i suoi pregi e difetti: ciò che lo rende unico e che ha colpito la tua attenzione. Cerca di trovare una persona che ti emozioni, che ti valorizzi, che sia capace di comprenderti con uno sguardo e al tempo stesso dia importanza alla tua libertà, perché sa che fa bene a te e alla crescita della coppia. Capirai che è quella giusta quando poserai la maschera e ti sentirai davvero a casa.

Stare da soli fa bene... all’amore!

Spendendo sempre il tuo tempo con gli altri, ti dimentichi quanto possa essere appagante anche un po' di solitudine. Perché, in fondo, chi altro può intrattenerti meglio se non la tua anima? Farlo è semplice: per cominciare puoi rispolverare dal passato un hobby che ti appassionava o scoprirne di nuovi che ti incuriosiscono all’improvviso. Prova ad esempio a disegnare, scrivere, leggere, cantare o prova qualche sport che non hai mai fatto. Dai spazio alla tua immaginazione, indirizza il tuo sguardo su un’attività che possa ispirare la tua creatività. Sei un essere dinamico, hai per natura bisogno di esplorare e se ti blocchi all’interno di uno spazio limitato, correrai il rischio di non vedere quel che di nuovo l'Universo ha in serbo per te e questo fa molto male all’amore. Anche perché è facendo cose nuove che abbiamo la possibilità di conoscere noi stessi e altre persone: il resto verrà da sé.








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